Cos'è res cogitans e res extensa?

Res Cogitans e Res Extensa nel Cartesio

Il filosofo francese René Descartes (Cartesio) ha introdotto i concetti di Res Cogitans (cosa pensante) e Res Extensa (cosa estesa) per descrivere due sostanze fondamentali che compongono la realtà. Questa distinzione è centrale per il suo dualismo cartesiano, un approccio che ha avuto un impatto enorme sulla filosofia e sulla scienza.

Res Cogitans (Cosa Pensante):

  • Rappresenta la sostanza immateriale che comprende la mente, la coscienza, il pensiero, la volontà, il ragionamento e le emozioni.
  • La sua essenza principale è il pensiero. Cartesio affermò "Cogito, ergo sum" ("Penso, quindi sono"), evidenziando come il pensiero sia la prova inconfutabile dell'esistenza del soggetto pensante.
  • Non occupa spazio e non è soggetta alle leggi della fisica.
  • È indivisibile e non può essere scomposta in parti più piccole.

Res Extensa (Cosa Estesa):

  • Rappresenta la sostanza materiale che comprende il corpo e il mondo esterno.
  • La sua essenza principale è l'estensione (occupare spazio, avere dimensioni).
  • È governata dalle leggi della fisica e della meccanica.
  • È divisibile e può essere scomposta in parti più piccole.

Il Problema dell'Interazione:

La distinzione tra Res Cogitans e Res Extensa solleva un problema significativo: come interagiscono due sostanze così radicalmente diverse? Se la mente è immateriale e il corpo è materiale, come può la mente influenzare il corpo e viceversa? Cartesio propose che l'interazione avvenisse nella ghiandola pineale nel cervello, ma questa spiegazione è stata ampiamente criticata e non ha risolto completamente il problema.

La distinzione tra Res Cogitans e Res Extensa ha stimolato un intenso dibattito filosofico che continua ancora oggi, con diverse prospettive che cercano di risolvere il problema mente-corpo.